Cinquant’anni fa – il 26 ottobre 1966 – Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, riceveva la cittadinanza onoraria da parte dell’Amministrazione della nostra città nella persona del sindaco Guido Fanti. Il fatto all’epoca ebbe una eco a livello nazionale e persino internazionale.
Con questo incontro pubblico si intende fare memoria non solo e non tanto del fatto in sé, senza dubbio significativo data la distanza fra la chiesa cattolica e il partito comunista negli anni ’60 in generale ed in particolare a Bologna, ma soprattutto per rifocalizzare l’attenzione e la riflessione di tutti sulla rinnovata attualità dei due temi pace e poveri, cui Lercaro dedicò energie in parole e opere, e in modo particolarissimo negli ultimi anni del suo episcopato, pagando per questo un prezzo molto alto, quello di venire nei fatti rimosso.
Un altro tema collega in modo manifesto e imprescindibile la metà degli anni ’60 del secolo scorso ad oggi: quello dell’attenzione alle periferie oggi da ripensare/reinventare, allora in sostanza da costruire, ma per Lercaro, prima ancora da immaginare e poi progettare, mettendo al centro la persona.
Alla luce di questo, si intende proporre a noi tutti una riflessione comune su questi tre temi: pace, poveri, periferie. In particolare, si chiede all’Amministrazione comunale e all’Arcivescovo Zuppi se e come quella fase feconda e concreta di convergenza ideale, possa essere rielaborata ed attivata nel presente e nel futuro della città nel rispetto ed apprezzamento dei rispettivi ruoli.
Discussione
Non c'è ancora nessun commento.