Un format per incontri pubblici per riuscire a sviscerare in modo efficace argomenti che spesso, per la loro complessità, sono oggetti solo di considerazioni superficiali. Siamo partiti con incontri che all’inizio abbiamo chiamato “i giovedì del Mosaico”, che poi sono diventati “Luci sulla città”. Proposti per la prima volta nel 1995 (n. 4), è uno stile che abbiamo continuato a riproporre nel corso degli anni.
Ripubblichiamo di seguito l’editoriale del numero 4, dove viene proposto per la prima volta.
LUCI SULLA CITTA’
Voglia di cambiare. Volontariato, associazioni, società civile. Cittadini e città. Nuova politica. Partire dal basso. Concretezza dei problemi. Visione d’insieme. E si potrebbe continuare. Le parole sono importanti, ma da sole non bastano: occorre tradurle in fatti. Noi ci stiamo provando.
Idea, obiettivi e rischi
È importante che le associazioni e i singoli cittadini abbiano voce nel confronto sull’amministrazione della città. È indispensabile in questo senso attuare concreti momenti di democrazia che nel medio periodo riescano a rilegittimare i meccanismi di partecipazione diretta e dunque a rimotivare tutte le persone ad un impegno ideale e politico.
Lo stile di partecipazione e confronto che abbiamo in mente è quello sperimentato nei “Giovedì del Mosaico” del marzo ’95 (a pagina 4-5 trovate un breve resoconto), che hanno visto decine di associazioni unirsi per porre domande e sottoporre proposte ad amministratori, esperti e rappresentanti di forze politiche. Dunque non comizi o schermaglie tattiche, ma risposte precise a domande precise su temi concreti. Noi vogliamo che questo stile ispiri un momento di confronto e verifica politica fra amministratori e città da tenersi con periodicità fissa (ogni due o tre mesi). Qualcosa che vada oltre la pura e semplice (pur auspicabilissima) attuazione della trasparenza amministrativa, e sappia porsi come una sede autorevole e riconosciuta per la forza che i cittadini stessi e le associazioni con la loro presenza e partecipazione le conferiscono.
Questo luogo di incontro deve avere questi obiettivi:
Insomma un momento di interazione fra il Sindaco (o il Presidente della Provincia, per quando riguarda la città metropolitana, e insieme con le loro amministrazioni) e la città , che sia pienamente politico. Altrimenti il rischio concreto é che tale interazione avvenga solo con comitati che sorgono a difesa di interessi particolari (seppur legittimi), o venga confinato all’interno del palazzo, perpetuando un antico circolo vizioso che é alla base dell’attuale delegittimazione della politica.
Come evitare i rischi di cadere nell’ingestibile assemblearismo o in una sterile passerella? Affidando la gestione di questo momento ad un coordinamento di associazioni in presenza di un supporto tecnico da parte delle amministrazioni.
La proposta concreta
Le associazioni e i cittadini che aderiranno a questa proposta si costituiranno in comitato cittadino, (naturalmente aperto a tutti), e in quanto comitato si impegneranno a:
Se siete d’accordo, contattateci e partecipate come meglio potete proponendo idee, fornendo informazioni e conoscenze sui temi specifici che verranno trattati, allargando il cerchio delle persone e delle associazioni coinvolte.
Naturalmente è importante che ci sia uno spirito di concreta collaborazione da parte dell’amministrazione, ma perchè tutto ciò possa riuscire è fondamentale il contributo di chi non ha soltanto voglia di cambiare le cose, ma è disposto anche a fare la fatica di iniziare con le proprie forze questo cambiamento.
E comunque per tutti l’appuntamento con le “Luci sulla città ” è a Bologna, il prossimo autunno.
Flavio Fusi Pecci, Giuseppe Paruolo
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